Il mio mondo interiore talvolta trova espressione nei versi e nella scrittura, a coronamento di una passione che mi accompagna da anni. Il mio racconto "Il concerto per pianoforte e orchestra n. 5 di Beethoven" ha vinto nel 2008 il primo premio del concorso 'Marcel Proust: la musica della memoria', indetto dalla casa editrice Florestano di Bari per un racconto inedito di argomento musicale. Scrivo recensioni editoriali e discografiche per varie riviste tra cui "Chitarra Acustica" e, ultimamente, anche per That's all music, una rubrica musicale pubblicata su www.foglieviaggi.com Ho tradotto importanti opere di storici francesi, in particolare di Paul Veyne, Jacques Le Goff e Giulia Sissa. In questa sezione pubblicherò alcuni esiti della mia attività poetica, convinto che la poesia appartenga “all’aria e alla strada”. |
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Canto La solitudine Del voltapagine Che si defila a capo chino Nel tripudio dell'applauso |
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IL COMPOSITORE CONTEMPORANEO Che brutto tiro hai giocato a un pianoforte impreparato |
A te Piccola ninfa Sospesa sulla soglia Tra incanto e dolore Il dio dell’onda Rende un omaggio Di candida schiuma |
Davanti a me cammina La disperazione E non si volge Per non vedermi a lei uguale Chi la chiamò madonna non sbagliava Come lei gli occhi muti |
Nuda è la notte E assente Nella carne Muta e inerme Più niente È innocente |
Sulla segreta vita delle montagne si riflette la calma agonia del sole Come ogni uomo spera anche il sole di chiudere gli occhi accanto a una donna E arriva la sera |
Dio di rugiada inonda la mia notte insonne del biancore dell'alba che non sa del tramonto
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Un violino rom trascorre inavvertito da My Way a Cielito Lindo le pause dimezzate scorciate dura legge dettata dalle porte del bus Nella piazza degli orrori lo guardo e lo sento fratello di niente |
Penso scontento Che questa è una città D’appuntamento Chiudo gli occhi e tento Di intonare un canto La luce del crepuscolo lento Sento Mentre a me stesso Mento |
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